Inizio così a raccontare di questo corto a chiunque mi capitasse a tiro, un po’ per testare se l’avessero visto anche altri e un po’ per raccontarne la trama. Delusa dai magri risultati [credo che mentre io ero lì, davanti a Mtv, i miei amici e conoscenti si stessero ammazzando di canne e luci stroboscopiche] decido di rassegnarmi.
Passo qualche anno a cantare Shine on you Crazy Diamond e High Hopes finchè un bel giorno, navigando e googlando: EUREKA! Finalmente lo trovo pubblicato su Youtube, canale gaiezza, a cui mi sono immediatamente iscritta.
Scopro così che la creatrice di quel corto che tanto avevo amato, si chiama Gaia Bracco: disegnatrice e autrice di corti d’animazione, tavole e sketch; ha vissuto qualche anno negli States (cosa che ha acuito in me il fascino) e dulcis in fundo, è anche un’ottima cuoca.
Ai giorni nostri (sì, l’antefatto è lunghissimo):
Un mese e mezzo fa, passando quasi casualmente sul sito della mia ospite, decido di contattarla e chiederle se era disponibile a farsi una chiacchierata informale con me ed entrare a far parte di questo mio piccolo blog. Lei, da subito disponibile, mi anticipa che le mancano pochi giorni per terminare la versione HD proprio di The Black Pope e mi chiede di attendere.
“E’ perfetto!” – penso.
I tuoi lavori, che ho spulciato sul tuo canale, sono abbastanza diversi tra loro, ma in comune hanno la capacità di essere brevissimi ed estremamente efficaci. – Si, mi piace andare al succo del racconto, non divagare e cogliere l’essenzialità, anche grafica. Hai mai avuto un Maestro o un ispiratore? No, in verità nessuno. Amo i lavori di tanti, come di Bruno Bozzetto e altri, mi sarebbe piaciuto molto avere un mentore, ma no, non posso dire di averne avuti. Quando – se è successo – hai detto: “Ok, i miei lavori funzionano”? Sapevi già di essere brava o hai inziato a realizzare questi corti seguendo un’sipirazione o la casualità? Ma io non sono brava. Ride (secondo me mente). Tutto è nato nel modo più semplice: ho realizzato i primi corti e mi sono resa conto che riscuotevano un certo successo, quindi ho proseguito. Mi piace e mi diverte raccontare brevi storie, trovare il lato buffo delle cose serie. Si, come nei Flowers…esatto, tra gli altri. Ultime domande, giuro! (Nè io nè lei siamo abituate alle interviste e a tratti si percepisce un po’ di imbarazzo). Hai insegnato allo IED a Roma e alla Civica Scuola di Cinema di Milano, luoghi rinomati e importanti per la formazione, com’è stato il rapporto con gli studenti? Bello! Mi piace la creatività e la freschezza dei ragazzi, alcuni erano davvero davvero bravi. Mi interessa sapere ancora oggi che fanno, seguirli e sapere che vanno avanti e bene nei loro settori. Tornando su The Black Pope, quante minacce, insulti e rimproveri hai ricevuto da cattolici offesi dalla tua causticità? Pochi in verità, non è un video offensivo, o no? Il vero dramma è scattato per un altro video: KenShiro’s Death. Il popolo degli appassionati si è ribellato. Mi hanno mandato insulti, messaggi minatori…alcuni li puoi leggere tra i commenti della pagina. – Signori, è vero! Per il Papa Nero nessun problema, mentre per Ken Shiro Gaia stava rischiando il linciaggio!
Infine, appurato che la vicenda americana, di cui ero molto curiosa, riguarda la sfera privata e giustamente non-se-ne-parla-neanche, procedo con l’ultima domanda: la cucina! Quando ti sei appassionata all’arte culinaria e qual è il tuo piatto forte? In un momento di “crisi mistica” su me e il mio futuro, mi sono avvicinata alla cucina. Ho frequentato un corso a Roma – uno dei pochi che aveva un costo accessibile, che questi s***** fanno pagare tantissimo. Così l’ho seguito. Mi piace molto. Mi riescono bene un po’ di cose…così direi la pasta con le vongole o la Lasagna. Uhuh! Io adoro la Lasagna! Mi sveli un segreto per farla bene? Aggiungere un po’ di latte e un po’ di zucchero nel ragù, verrà un gusto più morbido. Grazie Gaia, è stato un piacere!